Il Codice Deontologico è diventato cangiante?

di Roberta Cacioppo

Negli ultimi anni nei nostri studi registriamo una maggiore presenza di ragazzi infra diciottenni. Le richieste sono tante. Per questo stiamo pensando di variare anche il nostro codice deontologico, che prevede per i minori il consenso dei genitori, affinché anche il sedicenne possa accedere all’assistenza psicologica in modo autonomo“.

Questa una dichiarazione del nostro Presidente nazionale dell’Ordine degli Psicologi – Fulvio Giardina – in occasione della giornata nazionale della psicologia, svoltasi il 10 ottobre 2017.

Mi ha molto sorpresa apprendere in questo modo dell’eventualità di una modifica del Codice. Posso solo sperare che si tratti di uno di quei casi in cui il giornalista ha condensato un pensiero alterandolo… ma questo non spiegherebbe il virgolettato e l’assenza (almeno che io sappia) di smentite da parte del dottor Giardina.

Mi domando innanzitutto: c’è consapevolezza del fatto che il Codice Deontologico sia modificabile solo attraverso referendum?

E ancora più importante: sappiamo che il Codice non può essere modificato contra legem? Cioè che esiste una normativa civilistica di rango superiore, quindi il Codice non può stabilire cose diverse da quelle previste per legge?

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